sabbiatura come funziona
Verniciatura a polvere: cos’è e come funziona

Sabbiatura dei metalli:
cos'è e perché è importante per la verniciatura

Sabbiatura dei metalli: cos'è e perché è importante per la verniciatura

13 Dicembre 2021

La sabbiatura è un termine entrato nel vocabolario comune: si sa che serve a rimuovere le imperfezioni dalle superfici e che si tratta per la maggior parte dei casi di un processo intermedio rispetto ad un ciclo di lavorazione di un prodotto, ma in che modo risulta fondamentale in ambito di verniciatura industriale?

In ambito di verniciatura industriale si parla spesso delle tecniche che vanno a costituire questa materia, quindi delle varie verniciature a polvere, liquido, cataforesi o zincatura, giusto per fare qualche esempio, ma spesso capita di dimenticarsi di tutta quella serie di pratiche “complementari” che vanno ad arricchire e migliorare queste fasi principali di trattamento.

 

Si prevede che le attività legate ai rivestimenti superficiali continueranno ad aumentare con gli anni e per questo è sempre più importante conoscere i passi che devono essere fatti prima di applicare un rivestimento.

 

La sabbiatura è una tecnica abrasiva che anticipa le fasi di verniciatura e aiuta a preparare la superficie dei materiali per assicurare che il rivestimento possa aderire correttamente al substrato e fornire una finitura duratura. Per questo motivo, i servizi di sabbiatura sono una parte essenziale del processo di verniciatura industriale.

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Il processo di sabbiatura

La sabbiatura utilizza aria compressa e particelle di sabbia e/o altri materiali abrasivi che vanno a colpire la superficie da ripulire. Se eseguita manualmente, questi materiali vengono espulsi attraverso un tubo, se processata in maniera automatizzata, all’interno di appositi strumenti denominate sabbiatrici, gli articoli vengono investiti attraverso un getto continuo all’interno di una camera appositamente progettata, senza intervento umano.

 

Quando la sabbia colpisce la superficie del materiale, le particelle fini rimuovono lo strato superiore di ruggine, sporco e imperfezioni che altrimenti comprometterebbero il rivestimento. Questo lascia una superficie liscia e pulita che può essere lavorata con qualsiasi rivestimento necessario. La sabbia è il particolato più comunemente usato; tuttavia, anche la graniglia metallica, le sfere di vetro e altri vari abrasivi in polvere possono essere usati per ottenere una finitura ottimale.

 

La sabbiatura non sempre viene eseguita al solo fine di migliorare le prestazioni di verniciatura; va però ricordato che questo processo è essenziale per garantire che sia i rivestimenti in polvere che quelli liquidi o in cataforesi possano aderire correttamente alla superficie di un materiale.

Senza questo passaggio, e con un articolo compromesso da sporcizia o ruggine, la durata del rivestimento può essere gravemente ridotta e ci si possono aspettare crepe, bolle e sbucciature a causa della scarsa adesione.

 

Il metodo di sabbiatura

Da un punto di vista del metodo, quella applicata all’interno dei nostri impianti è una sabbiatura meccanica centrifuga: gli articoli da trattare vengono inseriti all’interno di apposite cabine e investiti da getti di materiale abrasivo, ottenuti mediante l’impiego di turbine centrifughe.

 

Tra le caratteristiche salienti di questo metodo, il basso impiego di mano d’opera e l’altra automazione del processo, un’elevatissima resa qualitativa e la totale assenza di contaminazioni dovute all’ambiente circostante.

 

In definitiva, la sabbiatura è uno dei modi più efficaci per ripulire o lisciare una superficie da qualsiasi materiale estraneo. È simile allo sfregamento di un qualcosa con la carta vetrata, ma fornisce una superficie più uniforme, anche negli angoli e nelle fessure.

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Quando usare la sabbiatura?

La sabbiatura non solo rimuove la sporcizia, ma lascia anche dei “graffi” impercettibili che rendono più facile l’adesione dei rivestimenti superficiali. In pratica ne modifica la rugosità superficiale, eliminando le irregolarità derivanti dai processi di produzione a monte. Questo dà un aspetto uniforme e liscio al materiale da verniciare, favorendo l’interazione tra metallo e polimero, migliorando l’adesione tra substrato e vernice e assicurando allo stesso tempo che il rivestimento duri il più a lungo possibile senza sbucciarsi o screpolarsi.

 

Per questo motivo riteniamo la sabbiatura un servizio essenziale tra quelli che offriamo ai nostri clienti: miglioriamo le performance estetiche e di durata della verniciatura, il tutto con macchinari automatici che non lasciano spazio ad errori e imprecisioni.

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Classi di lavorazione e grado di purezza della sabbiatura

Esistono 4 livelli di pulizia e purezza delle superfici, definiti in base allo Standard Svedese (SIS 05 5900 / ISO 8501-1:2012). Tipicamente, una superficie di acciaio da verniciare necessita di una purezza con un grado di SA 2½ o SA 3.

 

 

1) SA 3 – sabbiatura a metallo bianco

Si tratta della completa asportazione delle impurità, della sporcizia, della calamina, dei residui di eventuali vecchie pitture, della ruggine e dei prodotti derivanti dalla corrosione. Da questo processo si ottiene una superficie metallica di colore grigio chiaro e di aspetto uniforme.

 

2) SA 2 1/2 – sabbiatura a metallo quasi bianco

Di livelli immediatamente inferiore alla SA 3, questa gradazione si riferisce alla completa rimozione dei prodotti della corrosione, delle scaglie di laminazione e delle tracce di vecchie verniciature, ad eccezione di leggere ombreggiature, venatura o scoloramenti. Il 95% della superficie deve essere perfettamente pulita, mentre il restante 5% deve avere i leggeri difetti sopraindicati.

 

3) SA 2 – sabbiatura commerciale

Con la sabbiatura commerciale la gradazione si abbassa di un gradino, e si indica una buona sabbiatura ma non perfetta: almeno 2/3 della superficie deve essere esente da calamina, ruggine, sporcizia e vecchie pitture, mentre il restante 1/3 può presentare qualche residuo di impurezze.

 

3) SA 1 – sabbiatura grossolana (o spazzolatura)

Si tratta di una sabbiatura leggera con cui vengono asportate le scaglie staccate di laminazione e ruggine, mentre vengono lasciate attaccate le vecchie pitture, le scaglie di laminazione e ruggine aderenti al substrato.

 

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